Il 2023 è iniziato, e come spesso accade ci si trova a dover fare i conti con nuovi progetti, idee, e proposte per l'anno nuovo. Questo riguarda in particolare modo gli studenti vicini alla maturità, usciti a fatica da un periodo complesso come quello del covid, che ha minato il loro già delicato equilibrio tra studio e vita sociale .

La capacità di concentrarsi, di portare a termine i compiti e di seguire una serie di hobby all'aria aperta, è tutt'altro che scontata. Richiede infatti motivazione, capacità di concentrazione, e un metodo fondato su regole e abitudini sane. Tutte cose difficili da riscontrare tra gli studenti di oggi, spesso disorientati dai media e schiacciati dalle pressioni scolastiche e sociali.

Per combattere l'" overload " informativo dei social – problema tutt'altro che semplice e che meriterebbe un'analisi a parte – occorre innanzitutto porre l'accento sulla concentrazione , e su quello che molti studiosi corrisponde a " lo stato di flow ".

LO STATO DI FLOW

Con questo termine ci si riferisce alla capacità di mantenere alta l'attenzione su uno specifico argomento per un periodo di tempo prolungato. Così facendo, entrando nel flusso (“flow”, appunto), le possibilità di apprendimento migliorano, e con essa anche l'automotivazione, la fiducia e tutti i sentimenti positivi connessi.
Non si tratta tuttavia di un'operazione facile: lo stato di flow, di massima concentrazione, necessita di una forma mentis adeguata , affinabile nel tempo solo con impegno e costanza.
Lo stesso discorso può valere per la cosiddetta equilibrio studio-vita: non una meta, ma un viaggio alla scoperta di sé e dei propri limiti, che non tutti sono in grado di affrontare.

Vediamo dunque, in 6 punti, i passi fondamentali per il nostro equilibrio:

Crea una routine quotidiana -> il tempo è prezioso, e va sfruttato con efficacia: realizzare una “ to-do list ” giornaliera, settimanale o mensile è spesso tanto importante quanto utile. Permette di ottimizzare le ore da dedicare allo studio, ai propri hobby, alle uscite con gli amici, ma soprattutto ad evitare la procrastinazione. Come diceva Benjamin Franklin “Se non riesci a pianificare, stai pianificando di fallire”

Studia “smart” -> spesso si perdono intere giornate a studiare nel modo sbagliato. Studiare troppo, senza pause o ripetere a memoria, può portare a stress e calo di attenzione generale. Un ottimo metodo per evitare queste situazioni è abituarsi a “ studiare per spiegare ”. Immaginare di dover raccontare a qualcuno – professore, genitori o amici – le nozioni apprese aiuteranno la mente a creare associazioni, a esprimere nel modo più semplice possibile ciò che si è studiato.
Ovviamente anche il riposo è necessario: intervallare le sessioni di studio con momenti di relax – senza social – aiuta a metabolizzare senza sovraccaricare, rendendo l'esperienza più piacevole.

Trova il tuo ambiente -> Sia esso la biblioteca, un parco o la propria stanza, l'ambiente influisce tantissimo sull'attenzione. Trovare il proprio “ angolo felice ” favorisce il rilassamento, evita le distrazioni e ha effetti anche sul benessere mentale.

Confrontati! -> Socializzare è importante, anche nello studio. Creare gruppi con cui vedersi, confrontarsi, costituisce un'ottima valvola di sfogo. Moltissimi ragazzi associano lo studio a sentimenti negativi: studiare con i propri colleghi o colleghi può essere l'elemento in grado di capovolgere la medaglia, trasformando l'imposizione in curiosità, favorendo una sana competizione e occasioni di dialogo.

Cura te stesso -> siamo sinceri: in adolescenza è difficile mantenere nel tempo uno stile di vita sano. Ciononostante, gli effetti benefici di una dieta equilibrata, di un riposo regolare e soprattutto di sport all'aria aperta sono evidenti. Maggiore presenza, concentrazione e vitalità sono fattori importanti non solo nello studio, ma anche nelle relazioni.

Sii vero, e realista! -> Parlare, discutere, sfogarsi: raccontarsi ad amici o familiari, chiedere consigli o sostegno è la base per creare rapporti sani, basata sulla fiducia reciproca. Lo stesso vale per se stessi: creare piani di studio realizzabili, non spaventarsi di fronte alle difficoltà, cercare di vedere studio e tempo libero in un'ottica positiva è l'elemento che più di tutti può fare la differenza. Significa credere in ciò che si sta facendo, nelle proprie capacità e nel proprio futuro.

In chiusura, il raggiungimento dell'equilibrio non può prescindere dal porre sé stessi in una nuova ottica. Un'ottica che si fonda sull'abbandono di abitudini consolidate e sull'avvio di un percorso di crescita. Per citare Luca Mazzucchelli, studioso e direttore di psicologiacontemporanea.it , «Tu  oggi non sei nient'altro che il risultato delle abitudini che hai messo negli ultimi cinque anni  […]. Allo stesso modo, tra cinque anni non sarai nient'altro che il risultato delle abitudini che da oggi deciderai di adottare».   

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